Imu e tari eliminate su immobili rigenerati: ecco la misura proposta
IMU E TARI ELIMINATE SU IMMOBILI RIGENERATI: ECCO LA MISURA PROPOSTA
Con l’obbiettivo di promuovere il riutilizzo del patrimonio immobiliare esistente e la sua maggiore efficienza, sicurezza e sostenibilità, è allo studio la misura che dovrebbe ELIMINARE IMU E TARI su immobili oggetto di rigenerazione urbana.
Gli emendamenti parlamentari saranno presentati il prossimo 31 Marzo 2021.
Indice
TESTO UNIFICATO SULLA RIGENERAZIONE URBANA
Il testo unificato di ddl sulla Rigenerazione urbana depositato in Commissione Ambiente del Senato, che contiene la misura, si propone di:
- CONTRIBUIRE all’arresto del consumo di suolo
- MIGLIORARE i suoli nel tessuto urbano
- TUTELARE:
-
- i centri storici nelle peculiarità identitarie e dalle distorsioni causate dalla pressione turistica e dall’abbandono
- i centri urbani dal degrado causato dai processi di desertificazione delle attività produttive e commerciali
- FAVORIRE:
-
- il riuso edilizio di aree già urbanizzate e di aree produttive in stato di degrado o di abbandono o dismessi o inutilizzati
- l’innalzamento del livello della qualità della vita con nuove centralità urbane e quartieri residenziali integrati e “compatti”
- la realizzazione di interventi di edilizia residenziale sociale
- l’accessibilità e l’integrazione delle infrastrutture della mobilità e dei percorsi pedonali e ciclabili con il tessuto urbano delle aree oggetto di rigenerazione urbana
- la partecipazione attiva degli abitanti alla progettazione e alla gestione dei programmi di rigenerazione urbana.
COSA SIGNIFICA RIGENERAZIONE URBANA?
Rigenerazione urbana significa recuperare e riqualificare il patrimonio immobiliare con l’obbiettivo di garantire qualità e sicurezza dell’abitare sia dal punto di vista sociale sia ambientale, in particolare nelle periferie più degradate. Si tratta di interventi che si rivolgono al patrimonio edilizio preesistente e che quindi limitano il consumo di territorio salvaguardando il paesaggio e l’ambiente.
Quartieri o parti di città oggetto di interventi di rigenerazione urbana vengono migliorati ottenendo un edificato compatibile dal punto di vista ambientale – utilizzando materiali ecologici – e il più possibile autonomo dal punto di vista energetico – fonti rinnovabili.
Per RINNOVAMENTO URBANO (urban renewal) invece si intendono interventi prevalentemente di demolizione e ricostruzione.
BUONE E CATTIVE NOTIZIE PER I PROPRIETARI DI IMMOBILI
COSA PREVEDE IN CONCRETO LA MISURA ALLO STUDIO PER LA RIGENERAZIONE URBANA?
Con l’obiettivo quindi di promuovere il riutilizzo del patrimonio immobiliare esistente e di migliorarne efficienza, sicurezza e sostenibilità le NOTIZIE sono BUONE ma anche CATTIVE.
BUONA NOTIZIE – RIGENERAZIONE URBANA
- Gli immobili oggetto di rigenerazione urbana non saranno soggetti a IMU e TARI.
- Incentivi durante il periodo dei lavori di riqualificazione.
- Applicazione delle imposte di registro, ipotecaria e catastale nella misura fissa di euro 200 ciascuna per i trasferimenti di immobili nei confronti dei soggetti che mettono in atto interventi di rigenerazione urbana di iniziativa pubblica o privata.
- Detrazioni sull’Irpef lorda, fino alla concorrenza del suo ammontare, del 50% dell’importo corrisposto per il pagamento dell’imposta sul valore aggiunto in relazione all’acquisto di unità immobiliari a destinazione residenziale, in classe A o B, cedute dalle imprese a seguito degli interventi previsti nel piano comunale di rigenerazione urbana. La detrazione nel primo periodo è pari al 50 per cento dell’imposta dovuta sul corrispettivo d’acquisto ed è ripartita in dieci quote costanti nell’anno in cui sono state sostenute le spese e nei nove periodi d’imposta successivi.
CATTIVE NOTIZIE – RIGENERAZIONE URBANA
Su unità immobiliari o edifici inutilizzati o incompiuti da oltre cinque anni:
- i Comuni potrebbero alzare le aliquote Imu
- le Regioni potrebbero alzare l’addizionale Irpef fino a massimo lo 0,2%.
FONDO NAZIONALE PRESSO IL MEF PER LA RIGENERAZIONE URBANA
Il testo unificato di ddl sulla Rigenerazione urbana depositato in Commissione Ambiente del Senato prevede anche un Fondo nazionale presso il Mef di 500 milioni di euro a partire dal 2021 e fino al 2040.
Il fondo dovrebbe servire anche a finanziare la demolizione proposta dagli stessi proprietari di tutte quelle opere incongrue per le quali il comune accerti l’interesse pubblico e prioritario alla demolizione.
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